Lara Neumeier ripete 'Silbergeier' in Rätikon, Svizzera

La climber tedesca Lara Neumeier ha ripetuto 'Silbergeier', il capolavoro di Beat Kammerlander in Rätikon, Svizzera, conosciuto come una delle più famose vie di più tiri di alto livello delle Alpi.
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Lara Neumeier ripete 'Silbergeier' in Rätikon, Svizzera, il 10/06/2025. La via è stata aperta da Beat Kammerlander sulla IV Kirchlispitze nel 1993, la via è stata liberata dall'austriaco l'anno successivo. Peter Schäffler si è aggiudicato la prima ripetizione nel 1997.
Ray Demski

La 27enne climber tedesca Lara Neumeier è riuscita a ripetere Silbergeier, una delle più famose vie di più tiri di alto livello delle Alpi. Ha realizzato la salita il 10 giugno, dopo soli 3.5 giorni di lavoro, assicurata dalla compagna di cordata Katherine Choong.

Situata sulla IV Kirchlispitze nel massiccio del Rätikon in Svizzera, Silbergeier era stata aperta dal basso da Beat Kammerlander nel 1993 e da allora era diventata un ambito banco di prova per le difficoltà tecniche, l'impegno psicologico richiesto e la sua spettacolare posizione. La via offre sei tiri sostenuti: 8b, 7c+, 8a+, 7a+, 8b+ e 7c+/8a.

Neumeier, che ha già salito altre impegnative multipitch come El Niño su El Capitan in Yosemite (2024), Headless Children nel Rätikon (2024), Delicatessen in Corsica (2022) e Hotel Supramonte in Sardegna (2018), è ora la terza donna a salire Silbergeier. La prima femminile era stata realizzata da Nina Caprez nel 2011, mentre Barbara Zangerl era riuscita nella rotpunkt nel 2013.

Commentando la sua salita, Neumeier ha dichiarato: "Ho provato Silbergeier per la prima volta ad inizio maggio. In 3,5 giorni, ho lavorato lentamente la via: studiando le sequenze, abituandomi allo stile tecnico in placca, e gestendo una pelle sottile e dolorante. Sono riuscita a concatenare i primi quattro tiri, ma non ho mai superato il passo chiave e ho malapena verificato l'ultimo tiro.

Poi sono arrivate tre settimane di maltempo. Ho usato il tempo per riposare, far ricrescere la pelle e prepararmi – mentalmente e fisicamente – per un eventuale rotpunkt. Quando finalmente sono tornata, ho pensato: forse. Ma il giorno prima, tutto sembrava remare contro.

Avevo appena avuto il ciclo, avevo ricevuto un salatissimo conto per la riparazione dell'auto e una chiamata da amici che avevano appena rotto un appiglio fondamentale sul tiro chiave. Poi, a pochi chilometri dal parcheggio, la mia macchina si è rotta di nuovo. Onestamente, non ero sicura di arrivare nemmeno alla parete. Ma in qualche modo ce l'ho fatta. La giornata è iniziata lentamente. Mi sentivo stanca, non al top.

Il primo tiro è sembrato duro – una ghisa totale – ma sono riuscita a chiuderlo. Poi qualcosa è cambiato. Ho iniziato a muovermi con concentrazione e precisione. Quando sono arrivata al passo chiave, ho rielaborato la sequenza – e nonostante la rottura di quel appiglio chiave, la mia sequenza funzionva. Ho aspettato l'ombra. Un respiro profondo. E l'ho chiuso.

Rimaneva un ultimo tiro. Movimenti tecnici e boulderosi. Mi sono presa del tempo per capirli, ho dato tutto quello che avevo – e sono uscita in cima! Silbergeier – che via. Tagliente, tecnica e assolutamente magnifica. Alcuni giorni ti ricordano che non si tratta di condizioni perfette o tempismo perfetto – si tratta di presentarsi comunque, e dare tutto quello che hai."

La salita di Silbergeier da parte di Neumeier rappresenta il primo passo verso un obiettivo ancora più grande: completare la Trilogia Alpina. Cioè tre delle più difficili multipitch delle Alpi, tutte con difficoltà fino all'8b+, famose per il loro carattere audace, la loro bellezza e il significato storico. Le prossime tappe sono quindi End of Silence sulla Feuerspitze a Berchtesgaden in Germania, e Des Kaisers neue Kleider sul Wilder Kaiser in Austria.

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